COMUNICATO STAMPA

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25/06/2015

Oggetto: lettera di don Ettore Cannavera del 7 maggio 2015

Al ministro della Giustizia, Andrea Orlando
via Arenula, 70
00186 Roma capo.gabinetto@giustiziacert.it

Alla direttrice del Dipartimento
Giustizia Minorile Annamaria Palma Guarnier Via Damiano Chiesa, 24
00136 Roma capodipartimento.dgm@giustiziacert.it


Gent.mo Ministro Orlando, gent.ma Direttrice DGM Palma Guarnier, la CNVG intende, con questa lettera, rammentare la Vostra attenzione sulla comunicazione all’oggetto.
Nella recente ottava Assemblea Nazionale della CNVG è stata dedicata una sessione alla questione minori allo scopo di dare voce ad alcune delle realtà di volontariato più significativamente impegnate su questo fronte e, nel suo intervento, don Cannavera ha ribadito la sua posizione così come ampiamente descritta nella lettera a Voi inviata; lettera che è stata pubblicata da numerosi quotidiani nazionali e locali.
Mi preme sottolineare la rilevanza della persona di cui stiamo scrivendo. Tra i fondatori della CNVG, Don Cannavera è stato tra i primi in Italia ad accogliere nella sua comunità dagli anni ‘90 minori omicidi, portandoli nella sua casa e stabilendo con loro una vita di comunità improntata alla reciproca condivisione secondo un modello certamente trattamentale, ma soprattutto umano, improntato alla responsabilizzazione e all’etica del mutuo aiuto, nell’ottica ispirata alla pedagogia della liberazione di Freire che si fonda sugli aspetti della pratica di vita concreta e vissuta. Quindi, una persona che non si è mai tirata indietro rispetto alle sfide più complesse, sempre affrontate nel modo tenacemente battagliero che ha contraddistinto il suo lungo operare negli istituti di pena per adulti e minori. Il modello di comunità realizzato a “La Collina” di Serdiana, che conta su una fittissima rete di volontari, è improntato su un forte sistema di relazioni antagoniste al mondo della devianza; nel suo compito di creazione di una cultura di integrazione e di riflessione sui temi principali della vita e della politica rivolte al territorio, la Comunità è, da anni, frequentata da relatori di fama nazionale ed è divenuta riferimento per importanti iniziative culturali della Regione.
Un passo indietro di don Cannavera nella sua funzione, quindi, non può non provocare interrogativi, che sono eccellentemente esposti nella lettera a Voi indirizzata. La lettera da lui inviata contiene una richiesta di incontro e di confronto su questi temi, richiesta che la CNVG appoggia pienamente. La doverosa urgenza con cui è stato affrontato sia a livello normativo che strutturale interno agli istituti il problema del sovraffollamento degli adulti ha fatto sì che un solo provvedimento riguardasse la detenzione minorile, quello del decreto sulle carceri dell’agosto
2014 che ha previsto norme di favore sui provvedimenti restrittivi estese a chi non ha ancora 25 anni (anziché 21 come prima accadeva). La positività di questa legge permette il proseguimento dei percorsi di questa fascia di detenuti, che possono così continuare il programma trattamentale già avviato negli istituti minorili e di intraprenderne altri che siano funzionali ai loro bisogni e di ridurre l’impatto di fronte a una struttura penitenziaria tradizionale per adulti, sicuramente diversa dall’istituto minorile, e soprattutto di contenere il danno che deriva dalla frequentazione quotidiana possibili rischiosi modelli di riferimento. In un carcere per adulti, sovente i giovani sono obbligati a interrompere il percorso formativo e relazionale intrapreso nella struttura per minori da cui provengono.
Chiaramente, è necessario conciliare esigenze e caratteristiche di giovanissimi e giovani adulti dal punto di vista organizzativo. E' questo il vero e principale problema da affrontare: la conformazione degli istituti, spesso storici e obsoleti, difficilmente permettono, a causa della loro conformazione, una reale differenziazione tra le fasce di età, oltre ad essere caratterizzati da una serie di altre limitazioni strutturali spesso non favorevoli alle esigenze dei giovani privati della libertà.
L’auspicio e la richiesta che esprimiamo è che l’occasione degli “ Stati generali” non escluda il tema dei minori, ma che vi sia invece ampio spazio per una riflessione e confronto sull’attualità della questione al quale ci rendiamo disponibili a collaborare, anche in previsione del futuro nuovo dipartimento che includerà Giustizia minorile, probation e misure alternative. Nell’auspicio del Vostro riscontro porgo

Distinti saluti
Elisabetta Laganà, presidente CNVG

 

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