COMUNICATO STAMPA

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20/01/2013

Tre Disegni di Legge ad iniziativa popolare per la giustizia e i diritti nelle carceri
I 15mila volontari impegnati nell'ambito giustizia chiedono il rispetto dei principi costituzionali per chi deve scontare una pena.
"Che queste istanze vengano accolte nei programmi e che diventino azione politica nell’ambito parlamentare e governativo".

Il 18 e 19 gennaio 2013 si è riunito a Roma il Consiglio Nazionale della CNVG, in rappresentanza dei 15.000 volontari operanti nel campo della giustizia, deliberando quanto segue:
“Il Volontariato Penitenziario è pronto a depositare tre Disegni di Legge di iniziativa popolare per rendere le carceri conformi al dettato costituzionale. L’ennesima condanna dell’Italia per la violazione dell’art. 3 della Convenzione dei Diritti dell’Uomo conferma quanto affermato da anni dalla Conferenza Nazionale, che ha incessantemente continuato ad attivarsi nella promozione di percorsi di giustizia. Sessant’anni fa, chi scrisse la nostra Costituzione aveva indicato la linea da tenere per chi commetteva reati, ma questa linea si è smarrita. Chi è responsabile?
Perché ci sono 65.000 persone tenute in spazi dove ce ne possono stare 45.000 con tutte le conseguenze che ne derivano? Chi è responsabile? Perché sono caduti nel vuoto gli appelli del Presidente Napolitano che hanno indicato la situazione delle nostre carceri e Opg come indegna e inaccettabile per una società che si ritiene civile? Perché vengono spesi circa 135 euro al giorno per ogni detenuto per avere una risposta quasi nulla in termini di riabilitazione? Di chi è la responsabilità?
Afferma Martin Luther King “il grande problema non è la malvagità dei disonesti ma l’indifferenza degli onesti”.

Per questo il 30 gennaio presenteremo, insieme ad altre organizzazioni, tre disegni di legge ad iniziativa popolare “Tre leggi per la giustizia e i diritti”
Legge 1: Contro la tortura.
Legge 2: Per la Legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri
Legge 3: Per la Modifica alla legge sulle droghe.

La Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia chiede alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale di non rimanere indifferenti a questa situazione, e di affrontare la situazione con provvedimenti strutturali, non più affidati all’emergenza, tali da riportare questo Paese alla legalità. 15.000 volontari operanti nel campo della giustizia attendono che queste istanze vengano accolte nei programmi e che diventino azione politica nell’ambito parlamentare e governativo.
Il Consiglio Nazionale C.N.V.G. ha anche sottolineato l’impegno:
1. perché sia favorito, soprattutto in periodo di campagna elettorale, l’esercizio del voto anche per i cittadini detenuti;
2. a sostenere la campagna “Mai più bambini in carcere”;
3. a monitorare la vergogna dei Cie e a promuoverne il superamento;
4. ad istituire, a partire da quest’anno, la giornata nazionale di sensibilizzazione nelle scuole sull’educazione alla legalità”.

Elisabetta Laganà, Presidente della CNVG width=60 width=60 width=60
 

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